Saluti da PINETAMARE
This is a book about my home, about the place of my youth, what has happened to it. Saluti da PINETAMARE now is a dummy book. I have to print it in 1000 copies. This book can be published with your support. Support this project so that does not happen again.
Échoué
Fino ad oggi ho sostenuto autonomamente i costi di tutto quello che serve per fare un prototipo di libro fotografico (dummy): viaggi, attrezzature, editor, fotoritocco, stampe di prova, stampa del prototipo e rilegatura. Tre anni, svariate migliaia di euro.
Questo prototipo l'ho mandato ad un concorso per libri non ancora pubblicati... anzi diciamo "IL" concorso di riferimento internazionale, l'International Photobook Festival di Kassel, ed è arrivato nei primi dieci su 533 partecipanti.
Ho deciso di stamparne una edizione di mille copie e per stampare servono 12000-13000 euro. Fin dove arrivo li metto io, ma poi mi serve aiuto per completare l'opera e mi sono rivolto a kisskissbankbank che fa questo: è una piattaforma web di raccolta fondi e garanzia bancaria. Ho fatto un contratto con loro impegnandomi a rispettarlo e loro fanno da garanzia che non rubo i soldi e scappo. Quindi preordinando il libro da questo sito mi aiuterete a raggiungere l'importo per la stampa, nel caso non dovessi raggiungere io non vedo nulla e in automatico vi saranno restituiti i soldi anticipati.
Questo prototipo l'ho mandato ad un concorso per libri non ancora pubblicati... anzi diciamo "IL" concorso di riferimento internazionale, l'International Photobook Festival di Kassel, ed è arrivato nei primi dieci su 533 partecipanti.
Ho deciso di stamparne una edizione di mille copie e per stampare servono 12000-13000 euro. Fin dove arrivo li metto io, ma poi mi serve aiuto per completare l'opera e mi sono rivolto a kisskissbankbank che fa questo: è una piattaforma web di raccolta fondi e garanzia bancaria. Ho fatto un contratto con loro impegnandomi a rispettarlo e loro fanno da garanzia che non rubo i soldi e scappo. Quindi preordinando il libro da questo sito mi aiuterete a raggiungere l'importo per la stampa, nel caso non dovessi raggiungere io non vedo nulla e in automatico vi saranno restituiti i soldi anticipati.
Il libro inizia con questa frase:
"Luglio 1989.
Era la prima volta che sentivo sparare un Kalashnikov.
Ed era contro delle persone.
Mai avremmo immaginato, quella sera,
di dover scappare con delle bottiglie di birra in braccio guardandoci indietro."
Tratta della evoluzione delle zone adiacenti alla via Domiziana (quella indicata nella mappa). Queste sono zone delle mie vacanze estive di 25-30 anni fa e ai tempi erano posti selvaggi, poco edificati, con la natura ancora forte. Ma già in quegli anni iniziò il boom edilizio legale ed illegale che cementificò tutta l'area rendendola simbolo dell'abusivismo.
Illegalità chiama illegalità e nel tempo l'area è degradata fino ad essere principale piazza di spaccio del centro-sud, quartier generale della mafia nigeriana (nata a Castel Volturno e non in Nigeria), zona di affari di mafia casalese e camorra napoletana e area di sversamento illegale dei rifiuti di mezza Italia.
Non è un documento giornalistico che tratta un singolo evento o tema, ma è un percorso tra ricordi e realtà che si preoccupa del futuro di un posto che non ha nessun proprietario, nessun responsabile e purtroppo nessun erede.
"Luglio 1989.
Era la prima volta che sentivo sparare un Kalashnikov.
Ed era contro delle persone.
Mai avremmo immaginato, quella sera,
di dover scappare con delle bottiglie di birra in braccio guardandoci indietro."
Tratta della evoluzione delle zone adiacenti alla via Domiziana (quella indicata nella mappa). Queste sono zone delle mie vacanze estive di 25-30 anni fa e ai tempi erano posti selvaggi, poco edificati, con la natura ancora forte. Ma già in quegli anni iniziò il boom edilizio legale ed illegale che cementificò tutta l'area rendendola simbolo dell'abusivismo.
Illegalità chiama illegalità e nel tempo l'area è degradata fino ad essere principale piazza di spaccio del centro-sud, quartier generale della mafia nigeriana (nata a Castel Volturno e non in Nigeria), zona di affari di mafia casalese e camorra napoletana e area di sversamento illegale dei rifiuti di mezza Italia.
Non è un documento giornalistico che tratta un singolo evento o tema, ma è un percorso tra ricordi e realtà che si preoccupa del futuro di un posto che non ha nessun proprietario, nessun responsabile e purtroppo nessun erede.
The book begins with this sentence:
"July 1989.
It was the first time I heard a Kalashnikov firing.
And it was against people.
That night, we would have never imagined having to run away,
looking back embracing some beers."
This project it's about the evolution of the areas adjacent to the Domitian Road (as indicated in the map). These are the areas of my summer holidays of 25-30 years ago. At that time were wild places, a few houses, with nature still strong. But even in those years began the legal and illegal construction boom that filled the cement throughout the area, making it a symbol of unauthorized and illegality.
Illegality called illegality, and over time the area has degraded to being one of the main drugs marketplace in the south Italy, headquarters of the Nigerian mafia (born in Castel Volturno and not in Nigeria), the commercial area of Mafia Casalese and Neapolitan Camorra and area of illegal waste discharges.
It is not a journalistic document abuot a single event or theme, but it is a path between memories and reality who cares about the future of a place that has no owner, no charge and unfortunately no heir.
"July 1989.
It was the first time I heard a Kalashnikov firing.
And it was against people.
That night, we would have never imagined having to run away,
looking back embracing some beers."
This project it's about the evolution of the areas adjacent to the Domitian Road (as indicated in the map). These are the areas of my summer holidays of 25-30 years ago. At that time were wild places, a few houses, with nature still strong. But even in those years began the legal and illegal construction boom that filled the cement throughout the area, making it a symbol of unauthorized and illegality.
Illegality called illegality, and over time the area has degraded to being one of the main drugs marketplace in the south Italy, headquarters of the Nigerian mafia (born in Castel Volturno and not in Nigeria), the commercial area of Mafia Casalese and Neapolitan Camorra and area of illegal waste discharges.
It is not a journalistic document abuot a single event or theme, but it is a path between memories and reality who cares about the future of a place that has no owner, no charge and unfortunately no heir.